VELLUTATA DI PISELLI FRESCHI




Certo che per scrivere dei post bisogna essere ispirati.
Altrimenti, che cosa distinguerebbe il nostro bel blog da un semplice ricettario online?
E oltre ad essere "ispirati" occorre pure avere una ricetta, possibilmente non banalissima. 
Ma ...che cosa è banale? In cucina, intendo. 
Se contiamo che molte persone non sanno nemmeno cuocersi due uova al padellino ma  solo azionare il dito per accendere il microonde e scaldare i cibi già pronti, allora ritorno a ribadire che ogni ricetta è "degna" di essere postata, come avevo già affermato in un post precedente, e stranamente, mi ritrovo d'accordo con me stessa, cosa molto strana da parte mia.
Ma è vero che forse ribadisco questo concetto anche perchè non ho più avuto molto tempo, modo o forse anche solo voglia di sperimentare piatti nuovi: sono un'abitudinaria incallita, e cucino spesso gli stessi piatti: tiramisù di Montersino la domenica per Gabriele, sì, quello con le uova pastorizzate e la panna montata al posto degli albumi (Montersino, ti voglio sposare!;-), oppure il merluzzo al pomodoro, o gli gnocchi al formaggio, ecco, cose sicure che so che il pargolo mangia e di cui ho la certezza che non dovrò finirmele tutte io. 

E tra queste cose sicure, ci sono anche i cavolfiori bolliti e conditi con sale e  olio extravergine di oliva siciliano, un olio che veramente fa resuscitare i morti, talmente buono che me lo berrei, dieta Dukan permettendo (sì, lo so che è stato radiato, anzi, ha chiesto lui la radiazione, dall'Albo dei medici, ma "solo" perchè ha fatto della sua professione un "mestiere", cioè ne ha fatto mercato..e tanto!) talmente buono, dicevo, da nobilitare pure dei cavolfiori semplicemente lessi. Sì, lo so che magari i poveri cavolfiori nobili lo sono già, così bianchi, così fioriti, così...cavolfiori, ma ecco, non è che siano esattamente i vegetali preferiti dai bambini, i quali preferiscono di gran lunga, e forse solamente, le patate (ma va?) di tutto il panorama edibile vegeto-ortaiolo. 
Invece Gabriele si mangia questi cavolfiori bolliti e conditi con olio e sale, e io glieli propino puntualmente una o due volte la settimana, acquistandoli al vicino mercato prima di fiondarmi al lavoro e dopo averlo lanciato a scuola.  
E qui mi viene l'ispirazione per il post odierno.
Infatti, al ritmo di uno/due cavolfiori settimana, mi sono fatta non dico una discreta cultura in cavolfiori ma almeno un certo gusto, sì. E ho constatato che quando il cavolfiore non è più troppo fresco ha un colorito spento giallastro e quando lo mangi pizzica, non so come dire, è...piccante!.
Insomma, per venire al dunque, stamattina mi reco (come parlo bene, eh?) al mercato, e chiedo il cavolfiore. La tipa ne prende uno tra quelli....beige! Non tra quelli bianchi. Ma non mi freghi, bella, già l'altra settimana me ne hai rifilato uno che pizzicavaaliasvecchio, stavolta non mi becchi. E con aria da svampita le faccio "ma come mai ha questo colore giallastro spento e non bianco come gli altri? Me ne dia uno bianco, per favore...e poi,. qual è la differenza tra questi due "tipi" (volevo essere gentile) di cavolfiore??" Risposta "Ah..sono uguali, dipende da come hanno preso il sole.."
!
"Ah, ho capito, sono abbronzati!", replico io.., 
"No, gliel'ho detto, dipende da come le foglie li hanno coperti dal sole!", mi fa perentoria e con aria di disprezzo malcelata.
Ah!
Si impara sempre qualcosa.
E cioè che non bisogna abbassare mai la guardia, e se vogliamo esser comprensivi per questi mercanti che comunque fanno una vita dura e quindi vogliamo lasciare correre se non sempre ci vendono verdura fresca - e li posso capire - almeno però che non ci prendano tutti per cretini!

Detto ciò, la ricetta sotto postata non è dei cavolfiori bolliti, come ben si vede dalla foto, tendente al verde veronese, in quanto veramente sarebbe stata troppo semplice. E' di una vellutata ottima di piselli  veramente gustosa e fresca e piacevolmente densa. 
A me è piaciuta moltissimo...me la sono mangiata tutta io! Anche perchè per Gabriele  era... "troppo verde!" (GRRRRR)


VELLUTATA DI PISELLI FRESCHI
per due persone

INGREDIENTI

250 gr di piselli freschi sgusciati
750 gr di brodo vegetale caldo
mezza cipolla o un porro
un cucchiaino di amido di mais (maizena)
olio extravergine di oliva
1 noce di burro 
qualche foglia di odori (salvia, timo, maggiorana)
2 cucchiai parmigiano grattugiato
sale q.b.
Facoltativo: due cucchiai di panna.

ESECUZIONE

In una casseruola  fate imbiondire la cipolla, o il porro, affettatata finemente, insieme alla salvia, timo o altre erbe.
Aggiungere poi i piselli e far prendere gusto per un paio di minuti.
Aggiungere il brodo caldo e far cuocere per circa mezz'ora a fuoco basso, a recipiente coperto. 
Togliere momentaneamente dal fuoco e, con un frullatore ad immersione, frullate il tutto.
Aggiustate di sale.
Rimettete sul fuoco, senza coperchio.
Sciogliere il cucchiaino di amido di mais in un mestolino di acqua (o di brodo caldo che avrete tenuto da parte da quello totale) e unirlo al passato. Cuocere ancora per qualche minuto fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Un paio di minuti prima di spegnere il fuoco, aggiungere il burro e mescolare.
Volendo, in questa fase, si possono aggiungere anche un paio di cucchiai di panna.
Togliete dal fuoco, aggiungete il parmigiano grattugiato e servite, se vi piace, con ancora un giro di olio e accompagnato da crostini caldi.