CAPONATA SICILIANA



Non ho messo i pinoli.
Non ho messo l'uvetta.
Non ho messo nemmeno la granella di mandorle.
E allora, perchè riporto proprio questa ricetta di Sale & Pepe dello scorso luglio?
Anzi, ho pure aggiunto un cucchiaio di concentrato di pomodoro e mezzo bicchiere di acqua calda! Di mia iniziativa! Così, senza aver mai fatto una caponata in vita mia, ma avendola sempre e solo mangiata.
In scatola.
Certo, sì, in scatola.
Vero che una delle mie (due) nonne era siciliana, emigrata a Torino,  ma quando io ero piccola lei era già bell'e che morta, e quindi non ho potuto assaggiare nessuno dei manicaretti che, mi dicono, era bravissima a fare, a differenza dell'altra nonna che, in cucina, era ...leggermente negata, come mia madre, d'altronde.
E quindi mia madre, piemontese doc, ben poche volte si è cimentata, per la gioia di mio padre, nella preparazione di questo gustoso piatto "del ricordo". Con nessun successo, un gran casino in cucina e insoddisfazione di tutti, lei compresa.  
E quindi comprava la caponata in scatola. 
Buona.
Non ridete, ma il ricordo che ho io della caponata è questo: una buona caponata in scatola, che oggi non trovo più, con tante olive, capperi, melanzane, e tanta salsa rossa dolcina, agrodolce ma non troppo, che a me non  piace l'acido nè l'aceto lo metto mai in nulla.
Certo, non è la caponata della nonna, ma chissenefrega! Ho già ribadito più volte che detesto le ricette "della nonna", "della mamma" o "di casa mia". Non mi interessano le nonne altrui, nè gli altrui parenti o acrobazie artigianali in cucina. Vado sul sicuro, e sul professionale, anche se in scatola.
E quindi caponata, dicevamo. 
E' venuta così, buona direi. Certo, non son riuscita a riprodurre il tipico sapore da "in scatola", di conservato, che a me non dispiace affatto e che è un tipico sapore "di casa mia", cioè dei miei ricordi delle abilità mammesche, insieme ai sofficini ai funghi, ai bastoncini di pesce ed ai piselli rigorosamente in scatola, ma ...è buona, fresca, gustosa.
Per avvicinarmi di più al modello in scatola, molto rosso e sugoso, ho, appunto, aggiunto un cucchiaio di concentrato di pomodoro e due dita di acqua calda, per amalgamare meglio il tutto. E aggiustato l'agrodolce: per metà dosi rispetto a quelle della ricetta, avevo messo un cucchiaio di aceto e un cucchiaino di zucchero: troppo acida. Ho aggiunto un altro cucchiaino di zucchero e ancora un po' di sale; insomma, l'agrodolce è da aggiustare a piacimento, ma se riuscite a bilanciare questo delicato equilibrio di sapori, troverete il punto di forza, la leva della "vostra" caponata: il segreto sta tutto qui: nel trovare il vostro agrodolce. D'altronde, è solo quello che distingue una caponata da una semplice "ratatouille", come usa dire adesso, alias contorno di verdure varie stufate: il grado e intensità di agrodolce. Il resto, ..è verdura!


P.S. : Sì, ok, le melanzane non sono stufate, ma fritte a parte, ok, ok, grazie!;-)

CAPONATA SICILIANA
da "Sale & Pepe" di Luglio 2012

Dosi per 4 persone 

Ingredienti:
2 melanzane
2 cipolle
1 costola di sedano
4 pomodori ramati
2 cucchiai di capperi sotto sale
2 cucchiai di uvetta
20 olive verdi snocciolate
50 gr di granella di mandorle
80 gr di pinoli
50 ml (circa 2 cucchiai) di aceto bianco
1 cucchiaio di zucchero
8 foglie di basilico
olio extravergine di oliva

Esecuzione:
(N.B. Un'oretta prima di iniziare, mettete uvetta e capperi  in due ciotoline, separate, con acqua calda, per far rinvenire l'uvetta e dissalare i capperi. Poi, sciacquate abbondantemente).

1) Lavate e spuntate le melanzane, tagliatele a dadini di un cm e friggetele in un largo tegame, in un dito di olio caldo. Scolatele su carta assorbente.
2) Eliminate dal tegame la maggior parte dell'olio, lasciandone un filo. Appassitevi le cipolle affettate sottili. Private il sedano dei fili, tagliatelo a lamelle spesse, scottatelo 5 min in acqua bollente salata, poi unitelo alle cipolle insieme all'uvetta, prima lasciata in acqua tiepida per almeno mezz'ora e poi sciacquata.
3) Scottate in acqua bollente i pomodori, pelateli, privateli dei semi e dell'acqua, tagliateli a dadini e  uniteli nel tegame con lo zucchero, l'aceto e il basilico spezzettato. Cuocete per dieci minuti.
4) Unite le melanzane, le olive, i pinoli e i capperi dissalati (lasciati almeno un'ora in acqua tiepida e poi sciacquati abbondantemente). Cuocete altri 10 minuti, salate (circa un cucchiaino di sale) e pepate.
Tostate la granella di mandorle pochi istanti sotto il grill. Servite la caponatina fredda o tiepida, cosparsa con la granella e, se vi piace, accompagnata da fettine di pane.

P.S. io, per aggiungere gusto e colore, ho aggiunto, insieme ai pomodori, anche un cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro sciolto in mezzo bicchiere di acqua calda, per legare meglio il tutto. 
Ho anche aumentato leggermente la dose di zucchero, e conseguentemente aggiunto un pizzico di sale in più, in quanto, con mezza dose di verdure, un cucchiaio di aceto e due cucchiaini di zucchero, il tutto risultava ancora troppo acido, per il miei gusti. L'agrodolce è da equilibrare a piacere, poi fare ancora cuocere circa 5 minuti, per far evaporare l'alcool dell'aceto,  e servire tiepido.