CONIGLIO ARROSTO CON PATATE




MA NON E' POSSIBILE!!!
Non  è possibile!
Veramente, Fantozzi al mio confronto era un dilettante, un pargoletto, un moscerino; se non mi venisse da piangere, mi verrebbe da ridermi in faccia!
Ponte del 25 aprile, cioè questo.
Mezza Italia si prepara a goderselo tranquillamente non dico in giro a spassarsela, che soldi non ce ne sono più per nessuno, ma almeno a starsene tranquilli a casetta propria, rilassati, tranquilli. A godere il meritato riposto del benedetto 25 aprile e del relativo 26 aprile, feria "caldamente consigliata" a noi lavoratori dipendenti e che io, da bravo soldatino, mi premuro di trascorrerere secondo le direttive dell'Azienda, già pregustando giorni di tepore casalingo, di tranquillità di pace...
Invece ci ammaliamo.
Subito.
Tutti.  (che poi saremmo noi due, tutti 'sti "tutti")
E di brutto, anche
O meglio, prima GAbriele. 
Lo vado a prendere l'ultimo giorno di scuola, l'ultimo prima del tanto atteso ponte.  Sono un po' in anticipo, così, invece di salire alle aule, mi attardo nel cortile. E proprio dal cortile della scuola, me lo vedo sbucare, insieme a tutti i suoi compagni, ..in canottiera!! In canottiera, dico!! Sì, ok, la giornata era calda, ma loro non sono stati sempre al sole, sono anche entrati dentro, nei locali della scuola, entra, esci, entra, esci, caldo, freddo... La maestra, quella con cui ci siamo già  prese per il collo più volte o quasi, nella sorpresa di vedermi lì a quell'ora strabuzza gli occhioni e, in seguito alle mie occhiatacce velenose, mi previene.."faceva caldo al sole..", con aria colpevole, mentre si affanna a ricacciargli la maglietta giù per il collo, tirandogli via occhiali e orecchie assieme. Naturalmente, faceva caldo solo per Gabriele, perchè gli altri la maglietta ce l'avevano tutti..Vabbè, lascio perdere, non voglio passare per la solita rompipalle, non voglio rovinami il mio bel ponte sognato e desiderato. Lascio perdere (strano, eh?), sperando solo che la sciagurata si sia premurata, una volta tolta la maglietta, di averlo sempre lasciato all'aperto, al caldo, e non gli abbia fatto fare avanti e indietro, dentro e fuori, caldo e freddo...
Ovviamente mi sbagliavo.
Il pomeriggio stesso Gabriele appare assonnato, spento.
Verso le 7, ora di cena, comincia a colargli il naso.
Verso le 9 è un fiume in piena.
La notte è un calvario, poverino: sembra un cinghiale, non riesce a respirare, emette strani suoni, il naso gli cola anche in quei pochi momenti che riesce a prendere sonno, imbratta di moccio il cuscino, il letto tutto, non chiude praticamente occhio. E io con lui, naturalmente.
Ma resisto. 
Il giorno dopo, mi stupisco di me stessa.
Da quando sono nata, purtroppo, soffro di asma e gravi problemi  alle vie respiratorie, allergie comprese, e quello che per gli altri è un semplice raffreddore per me è un calvario che dura quattro o cinque giorni di  crisi, testa che sembra si spacchi, ai denti, a tutta la faccia, giro con il cotone nel naso talmente cola...Ma stavolta sembra tutto ok, non ho nulla.
Fino alla sera.
E verso le sei di sera, infatti, inizia il primo starnuto..ahi..ci siamo.
Il secondo, a ripetizione. E il terzo, il quarto. E cola il naso. Colano gli occhi, cola il cervello talmente mi fa male la testa. Ma...stavolta ho il nuovo farmaco che mi han dato all'ultima visita allergologica, un farmaco miracoloso .. con questo andrò a posto in un baleno..lo prendo immediatamente, fiduciosa...(un po').
E dopo un'ora inizio a vacillare.
Vado in giro per casa "d' lurdon", direbbe mia nonna, langarola: sbando, batto contro i muri e le porte.
Alle 8 di sera mi si chiudono gli occhi dal capogiro, non faccio nemmeno più  caso al naso che cola in giro e al male alla testa. Ficco a nanna GAbriele non so come..
Alle 10 inizio  a vomitare.
E' un calvario che dura tutta la notte. 
E il giorno dopo.
Pure ieri.
Solo da stamattina sto meglio.
...Ma il ponte è praticamente finito.  
Ma almeno, Gabriele è stato male forte solo un giorno. Si vede che il brutto lo ha passato tutto a me, e allora va bene così ;-)
Grazie alla maestra incauta e alla sua bella pensata...e qui mi viene da dirle quello che quel ragazzo grillino, un cretinazzo, in effetti,  che però ha fatto ridere  tutto il web, ha urlato, avvolto in uno striscione, ad un malcapitato  Parlamentare che mangiava tranquillo in pizzeria.."allimortaccituaaa"" ;-)

Massì va, c'è chi sta peggio.
Mi consolo pensando al bel coniglietto che ho cucinato un paio di settimane fa. Un bel coniglio arrosto, che a me piace tantissimo. Peccato che a Gabriele no, lui va di pollo, pollo e pollo, la mia casa dovrebbe essere un pollaio, talmente gli piace 'sto pollo, mentre il coniglio, forse un po' più filoso, non lo manda giù. E quindi non lo faccio mai, ma ogni tanto provo a ri-propinarglielo (sempre con risultati più che deludenti..).
Un giorno o l'altro, chissà che non cambi gusti...:-)



CONIGLIO ARROSTO CON PATATE

Per due persone:

INGREDIENTI:
mezzo coniglio tagliato a pezzi 
uno spicchio d'aglio
erbe varie (rosmarino, origano, timo, maggiorana, salvia)
un bicchiere di vino bianco o il succo di mezzo limone (io limone)
olio extravergine di oliva
sale q.b.
brodo vegetale caldo - circa una tazza


ESECUZIONE:

Fate scaldare l'olio con il rosmarino el'aglio schiacciato per insaporirlo. Poi togliete l'aglio e tenetelo da parte. Fate rosolare ben bene il coniglio a fiamma vivace da ogni lato, per circa 10 minuti, poi sfumate con il vino bianco (o limone). Rimettete l'aglio che avrete tenuto da parte (se tenuto nella pentola, sarebbe bruciato durante la rosolatura del coniglio) e le altre erbe. Salate e bagnate con un mestolino di brodo caldo. Incoperchiate. Fate cuocere per circa tre quarti d'ora, girando i pezzi ogni quarto d'ora circa e aggiungendo contemporaneamente un pochino di brodo caldo. Dopo tre quarti d'ora, togliete il coperchio, aggiungete l'ultimo mestolino di brodo caldo e fate colorire il coniglio, sempre scoperto (in questo ultimo quarto d'ora occorre non allontanarsi dal fornello, la rosolatura finale in un attimo si può trasformare in una bruciatura).
Intanto, a parte, avrete tagliato a tocchi delle patate e messe in forno  caldo (200°) con due spicchi d'aglio a pezzi, un paio di rametti di rosmarino fresco, origano, timo, maggiorana, una noce di burro, un filo di olio,  sale e  due o tre cucchiai di di acqua, rigirandole spesso perchè non brucino, per circa 45 minuti (io nel microonde, con funzione grill-combinata, per circa 10/15 min per due patate medie).
Unite le patate, una volta cotte,  alla pentola del coniglio, di modo che si impregnino del suo sugo, scaldate leggermente se occorre, a fuoco basso, e servite caldo.