TORTA DELLA NONNA



Ebbene sì.
Alla fine ci sono cascata pure io.
Nel girone infernale delle ricette dei parenti.
Nel circolo mieloso della ricette della mamma.
Nel pantano melenso del quaderno della nonna...
E ci sono cascata proprio nel bel mezzo nel peggior modo possibile: con un dolce che nome peggiore non poteva avere: torta della nonna!
Come direbbe Abatantuono, la "sintesi della disgrazia, l'apice dell'apoteosi della schifezza.."
"Torta della nonna", cos'altro di peggio ci può essere?
Un nome finto rustico che vuole evocare scenari bucolici che la maggior parte di noi, nati, cresciuti e pasciuti in città, hanno visto solo qualche volta durante i week end o nei mesi di vacanza, e anche lì, cmq, di bucolico e agreste c'era ben poco: merendine preconfezionate, biscotti idem, spesso pasti interi già pronti per avere più tempo per divertirsi e andare a fare il bagno..ooops, ma che c'entra il mare?? La nonna-nonna, la vera nonna genuina e contadina di una volta,  non è certo tipa da mare, è rigorosamente collocata sulle vette alpine, preferibilmente in una baita con i fiori sul balcone e le tendine ricamate!
Cose assurde....
....Torta della Nonna",  vi rendete conto, proprio oggi, che le nonne vanno in palestra fino a ottant'anni  e che la sera vanno a teatro, quando non a vedere uno spettacolo per tardone post - moderne, che  navigano su Facebook  a farsi i cz altrui e ballano su youtube al ritmo di rock che manco io a vent'anni..
Torta della nonna, torta della nonna , ma quale nonna, ma quale torta!
Tutte balle!
Ora è tutto falso, tutto finto: finta la torta, finta la nonna!
O meglio, se decenni fa, e con questo intendo almeno cinque, di decenni, forse c'erano ancora delle "vere" nonne, cioè vecchie a 70 e decrepite a 80, di sicuro non cucinavano questa torta qui! Con frolla sotto! Con crema pasticciera sopra! Le nostre nonne, che il burro era così  prezioso che metterne un etto intero in una torta era quasi un peccato mortale! E fare la frolla, poi, che a momenti manco noi, che siamo "moderni" e informati, riusciamo a padroneggiare, come impasto!  E la crema pasticciera, con quel tripudio di uova che manco, all'epoca, le avevano per mangiare il pasto, tutte  'ste uova, figurati se le ficcavano tutte assieme in una torta, per di più per fare una...crema pasticciera! Che nemmeno sapevano che esistesse, una crema così! Per quanto ne so, e per mia esperienza diretta, le "nonne - nonne" facevano dei dolci semplici, delle  semplici focacce dolci mappazzute, con un po' di burro e zucchero, poche uova e tanta farina,  su cui troneggiava, a volte, un po' di marmellata, bon, altro che frolla con crema pasticciera e pinoli! E se invece facevano già questa torta, allora non erano nonne (vere).
Detto ciò, comunque, questa torta esiste. E' indubbio.
Di sicuro non è della nonna, ma esiste.
Ed sta godendo di un momento di inaudita popolarità, in cui tutti la richiedono e la fanno. 
E ovviamente, da bravo caprone, l'ho provata  anche io.
E' una semplicissima base di frolla con sopra la crema pasticciera, spolverata di pinoli.
Che gusto ha?
Di crema pasticciera.
Cotta.
Come è?
Mah.....torta della nonna (finta).
Che pretendete?
...


Detto ciò, puntualizzo che a me la crema pasticciera non fa impazzire, e quindi sono prevenuta. Comunque, se dovessi dire che questa torta ha qualcosa di speciale, non lo dico, perchè, appunto, non ne ha, di cose speciali. E' buona, sì, per chi ama la crema pasticciera, ma niente di speciale
Ad ogni modo io l'ho fatta, ma ho seguito la ricetta della crema da forno di ...Luca Montersino, ovvio! Che ne sa di più di mia nonna e delle vostre messe assieme, fidatevi.


E il nostro dice che la crema pasticciera DA FORNO, cioè cotta, deve avere la fecola  e non la farina (mentre invece se usassimo la fecola per la crema pasticciera ordinaria, non da forno, risulterebbe collosa) che le regala una consistenza perfetta per un dolce da forno e per il successivo taglio della fetta. 
Ci dice anche che la crema pasticciera da forno è un composto più zuccherino e grasso e che questo fa sì che  la crema non diventi ruvida durante la cottura.

Ricordo solo che Montersino,  poi, propone una crostata alla crema cotta arricchita da uno strato di ananas sciroppato sotto e abbellimento con lamponi sopra. 
E non la chiama certo "torta della nonna con ananas" ma....crostata alla crema cotta con ananas e lamponi.
Perchè anche nel dare i nomi a delle semplici torte, non bisogna essere banali o di  dubbio gusto o, ancor peggio.. ingannevoli! Bravo, Luca!
Altro che nonna e nonna!.-)

p.s.: non avevo i pinoli, e ovviamente non li ho messi. Tanto è una torta finta, no? E quindi fate finta di vedere dei bei pinoli sulla superficie della torta! ;-)



TORTA DELLA NONNA 
con crema pasticciera da forno di Luca Montersino


Ingredienti per una tortiera di 20  cm di diametro 
(io 22, ottenendo uno strato più sottile di crema, come da foto)

Ingredienti:

Per la pasta frolla: per la frolla di Montersino:
250 gr di farina
100 gr di zucchero semolato
150 gr di burro
un uovo intero (o due tuorli: si avrà una pasta più compatta)
un pizzico di sale
un cucchiaino di estratto di vaniglia o una punta di vaniglia in polvere o i semi di mezza bacca
scorza grattugiata di un limone


per la pasta frolla che prepario io:

Ingredienti:
250 gr farina
125 gr burro a temperatura ambiente (ideale a circa 13 gradi) a pezzetti
1 uovo  intero e un tuorlo - quest'ultimo facoltativo - 
125 gr zucchero
i semi di mezza bacca di vaniglia (o un cucchiaino di estratto)
buccia grattugiata di un limone
mezzo cucchiaino di sale
FACOLTATIVO: 1 cucchiaino da caffè raso di lievito chimico  (circa 5 gr, un terzo di bustina di lievito) 


Per la crema pasticciera da forno  
(ricetta di Luca Montersino):
320 gr di latte intero fresco
160 gr di panna fresca
240 gr di zucchero
142 gr di tuorli (circa 7; io 4)
30 gr di fecola di patate

e inoltre:
80 gr pinoli
zucchero a velo per decorare

Esecuzione:



Esecuzione:
Mettere tutti gli ingredienti nel robot e azionare le lame di acciaio finchè non si forma una palla (ci andrà circa un minuto). Prelevare l'impasto, impastarlo ancora rapidamente con le mani, formare una palla, schiacciarla leggermente e mettere in frigo per mezz'ora coperto da pellicola. 
(potete anche fare a mano il tutto, mettendo la farina con lievito,  sale e aromi a fontana su una spianatoia, più internamente lo zucchero e al centro il burro morbido a pezzetti e l'uovo; impastare con le mani uova e burro fino ad avere una crema, poi cominciare a prendere zucchero e farina e poi "sabbiare" velocemente sfregando con le due mani, fino ad avere delle grosse briciole. Compattare in un panetto. Non lavorare troppo l'impasto altrimenti risulterà poi duro: ottenere solo delle grosse briciole e compattare cercando di non scaldare il tutto)
Mettere il panetto in frigo avvolto in una pellicola per almeno mezz'ora.

Ritirare l'impasto dal frigo, lavorarlo velocemente con le mani per renderlo utilizzabile, stenderlo col mattarello sulla spianatoia infarinata ad  uno spessore di circa 5 mm (ne avanzerà un pochino, con cui potrete cuocere dei biscotti)  e poi collocarlo sulla tortiera imburrata, punzecchiandolo coi rebbi di una forchetta.


Per la crema pasticciera da forno -  metodo montato di Luca MOntersino
Portate a bollore latte e panna.
Nel frattempo montare i tuorli con lo zucchero e la fecola. Quando il latte bolle, unite il composto montato  e frustate energicamente per portare a cottura (dai 30 secondi ad un minuto circa)
Potete anche fare la crema pasticciera col metodo tradizionale.
Imburrate una tortiera di medi altezza (non bassa) e  foderatela con la frolla, bucherellandola coi rebbi di una forchetta.
Mettete la crema CALDA nello stampo con la frolla,  e spianate la superficie con un cucchiaio, lasciandola irregolare (per permettere una colorazione non uniforme e dare un aspetto più vivace), mettendo anche i pinoli.
Cuocete  a 220° per 20 minuti.
Fate raffreddare, sformate e spolverizzate con zucchero a velo.